Come si può verificare nelle raffigurazioni di epoca romana e pre-romana. Molto simile al segugio Ellenico con il quale ha probabili antenati comuni. Diffuso, nel Rinascimento, soprattutto nell'Italia del Centro-Nord, era il cane dei contadini e dei borghesi.
Il segugio lavora per lo più in muta, ha stile tecnica, tenacia ed intelligenza. Usa molto la voce per segnalare l'incontro con il selvatico, voce che è squillante e simpaticissima. Delle razze italiane è la più diffusa.
Carattere delcissimo, affettuoso e giocherellone, può usare la voce per avvertire che si avvicinano estranei, socievole con gli altri cani. Braccoide mesomorfo, di forte simmetria, nuscoloso ed asciutto, mai grasso; galoppatore resistentissimo. Testa lunga a profili divergenti, orecchio inserito in basso, largo e lungo. Ci sono due varietà di pelo che costituiscono due razze distinte, anche se l'unica differenza è proprio il mantello.
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