Cuccioli in Regalo: Dove Trovarli

In questo articolo voglio indicarti alcuni siti internet che offrono cuccioli in regalo: Eccoli




Questi sono solo alcuni in Italia. Cerca su google alla voce "regalo cuccioli" oppure "cuccioli in regalo" e troverai molti altri siti che trattano questo argomento.
Verifica sempre che le condizioni di adozione dei cuccioli siano tali da garantire la salute e l'incolumità degli stessi e che soprattutto non si violi la legge nell'adottarli (importazione cuccioli non autorizzate e cose simili).

Video Cani: Guarda qui i più Belli e Divertenti

Video Cani di Razza: i video più più belli e divertenti di cani

I video di Cani.com ti danno la possibilità di vedere la tua razza di cane preferita in movimento. Durante il gioco, oppure durante l’addestramento o semplicemente nel suo ambiente di provenienza, così da poterne apprezzare tutte le qualità e le capacità.


I video mostrano anche situazioni divertenti e scene di vita quotidiana così da poter valutare anche il carattere del cane. I video dei cani sono un’occasione utile per conoscere meglio le razze osservando i cani in movimento.

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Accoppiamento Cani: Consigli

L' accoppiamento
La femmina di pinscher raggiunge la pubertà abbastanza precocemente, infatti già all'ottavo-decimo mese di vita può avere il suo primo calore (è vivamente consigliato far saltare il primo calore in quanto a quell'età la crescita non è ancora compiuta).
Se avete anche un maschio tale fatto non passerà inosservato al cane che mostrerà un particolare interesse per la vulva della femmina leccandola con un certo interesse e palesando un insistente corteggiamento. Se non avete un maschio potrete comunque notare un gocciolamento di sangue dalla vulva per una durata di circa 10 giorni. Questo periodo, di solito non fecondo, si chiama proestro e precede l'estro vero e proprio che si protrae fino al 15 giorno circa ed è il periodo in cui la cagna accetta il maschio ed è feconda. Anche il maschio è abbastanza precoce nella sua capacità di fecondare (tra 8-12 mesi), ma si consiglia di aspettare almeno un anno prima di usarlo per la monta e comunque non oltre i 4-5 anni in quanto oltre tale tempo di astinenza difficilmente sarebbe in grado di riprodurre.
L' accoppiamento dei cani è abbastanza singolare in quanto dopo la monta il maschio si gira e i due cani si ritrovano con i posteriori attaccati. Nonostante questa strana posizione da "kamasutra" i due cani rimangono attaccati e non dobbiamo fare nulla per staccarli. Il pene del maschio alla base si allarga in una specie di "cipolla" o grosso rigonfiamento turgido detto bulbo del pene che, trattenuto dalla vulva, impedisce la fuoriuscita del pene durante l' accoppiamento. Una volta avvenuta l'eiaculazione il bulbo si sgonfia permettendo al pene di uscire. Dopo l' accoppiamento il calore non cessa immediatamente e pertanto dovrete fare ben attenzione a che la femmina non venga montata da altri cani indesiderati. Per una cagna generare cani di diversi maschi non è assolutamente un problema.
Di norma un solo accoppiamento è sufficiente per assicurare la fecondazione anche nel caso in cui l'ovulazione avvenga a posteriori della monta in quanto gli spermatozoi possono resistere nella vagina per diversi giorni.

La gravidanza
La gravidanza dura in media 58-65 giorni e nella stragrande maggioranza dei casi è un evento del tutto naturale e ben sopportato da una cagna in buone condizioni di salute.
L'unica cosa di cui dovrete preoccuparvi è quella di trovare un posto tranquillo e pulito dove la cagna possa partorire in santa pace. La conferma di una gravidanza in atto viene dopo il trentesimo giorno dalla fecondazione e in questa fase, fatta eccezione per un miglioramento qualitativo dell' alimentazione, non è prevista alcuna cura particolare. Certo, se invece di portarla una sola volta a fare la solita passeggiata quotidiana, la portate fuori anche una seconda volta,...male non le fa!
E ritornando al posto tranquillo dove poter partorire, diciamo che deve essere sufficientemente spazioso per poter accogliere tutta la futura famiglia e considerando che la cagna quando allatta si posiziona completamente distesa. Quindi premuratevi che la cuccia sia sufficientemente lunga. Da metà gravidanza in poi sono necessarie due accortezze:
1) sverminare la cagna con un prodotto delicato
2) arricchire il cibo con integratori minerali e vitaminici.

La falsa gravidanza
La falsa gravidanza o "gravidanza isterica", presente in tutti i cani, colpisce anche gli Zwergpinscher. Causata probabilmente da fattori ormonali, ricorda ed imita perfettamente la gravidanza vera e propria. Normalmente compare dai 50/80 giorni dall' ultimo estro e oltre a tutti i sintomi tipici (vomito, fame, sete, ingrossamento della pancia) determina anche la comparsa del latte e la conseguente mastite.

Il parto
Una volta giunti in prossimità dell'evento sarà bene togliere cuscini e stracci dalla cuccia o cassetta in quanto potrebbero aggrovigliarsi e soffocare i neonati, oltre ad impregnarsi di liquido amniotico. Se la cagna è prossima al parto manifesta alcuni segnali quali raspare il terreno, diminuzione dell'appetito, vomito e agitazione. La temperatura scende dai normali 38,5°C fino ai 37°C. Nel momento del parto è bene lasciare tranquilla la cagna in quanto potrebbe distrarsi e dimenticare che deve partorire. Dopo alcune contrazioni, fuoriesce il primo cucciolo ancora avvolto nel sacco. Istintivamente la cagna libererà il cucciolo dal sacco in cui è cresciuto rompendone con i denti la debole parete, reciderà il cordone ombelicale ed ingoierà la placenta. Questa ultima ha grande importanza per la produzione del latte. Uno dopo l'altro i cuccioli nasceranno e alla fine tutto verrà leccato e ripulito dalla neo-mamma. Dell' avvenuto parto rimarrà solo una macchia umida con delle deboli tracce di sangue. I neonati, ripuliti e asciugati, saranno già in postazione, uno accanto all' altro, impegnati a succhiare il latte.
Ovviamente possono esserci delle situazioni anomale in cui non tutto procede per il meglio e per esempio potrebbe accadere che la madre non si prenda cura dei figli ed allora tutte le operazioni svolte dalla madre dovranno essere eseguite dalla persona che assiste al parto. Tagliare con delle forbici disinfettate il cordone ombelicale a 2-3 cm di distanza dal ventre e legarlo con del filo. Prendere il cucciolo e tenerlo a testa in giù scuotendolo per dare inizio alla respirazione e se questa tardasse ad arrivare immergendo il neonato in acqua calda a 40-41°C, strofinandolo sul ventre o praticandogli la respirazione artificiale (contrarre la cassa toracica e rilasciarla in maniera ciclica ).


Un parto in condizioni normali dura dalle tre alle quattro ore ma potrebbe accadere che la mancata espulsione di alcuni cuccioli allunghi questi tempi in maniera intollerabile. In questo caso, previo consulto con il vostro veterinario, sarà bene iniettare l'ormone postipofisario per risvegliare le contrazioni. Il taglio cesareo, anche se non auspicabile, rimane comunque l'ultimo, facile e sicuro, baluardo alla riuscita dell'evento.
Una volta terminato il parto stendete sulla cuccia un tappetino e lasciate tranquilla la cagna evitandole quella interminabile teoria di vicini ed amici curiosi dell'evento.
Nella prima settimana post-parto l'alimentazione della cagna non va forzata, anzi è preferibile ridurla leggermente per non provocare un eccesso di latte che potrebbe nuocere ai piccoli. Occorre invece, e da subito, arricchire il pasto di un complesso vitaminico calcio-fosforo, reperibile in commercio, nelle dosi consigliate. I Pinscher, come tutte le taglie piccole, sono facilmente soggetti ai pericoli dell' eclampsia e pertanto, ripetiamo, è consigliato integrare la dieta della cagna con vitamina calcio fissatrice (D3), sali di calcio e di oligoelementi minerali.

I cuccioli
Il numero dei cuccioli varia in base alla taglia della cagna e del maschio. La media è tra i 3-5 cuccioli, ma le eccezioni non mancano e sono frequenti. I cuccioli neonati abbisognano di una cuccia asciutta e calda con una temperatura ambiente preferibilmente sui 30°C. Abbiamo già detto dell'importanza del colostro ed aggiungiamo che i cuccioli dovrebbero succhiare il colostro entro le 12 ore di vita. Al secondo-terzo giorno cade spontaneamente il cordone ombelicale, gli occhi si aprono al 12-15° giorno e le orecchie si sturano al 15-17° giorno. L'orientamento visivo arriva al 21° giorno e quello sonoro al 25° giorno.
A tre settimane si reggono sulle quattro zampe (stazione quadrupedale) e alla quarta iniziano a camminare (deambulazione). I cuccioli nati deboli o malati vengono rifiutati dalla madre che li lascia morire nel giro di due o tre giorni. Se la cagna è affetta da vermi anche i cuccioli nati sani e forti possono ammalarsi e soccombere tra il decimo ed il quattordicesimo giorno. Da qui la necessità di sverminare la cagna un po' prima del calore e ripetere la sverminazione anche ai cuccioli tra il 15° ed il 20° giorno dopo il parto.
Se volete controllare in modo razionale lo sviluppo dei cuccioli dovete pesarli alla nascita e considerare che al nono giorno il peso deve essere raddoppiato. Per verificare l' incremento ponderale dovete calcolarlo sul peso dell' adulto. Per un cucciolo con un peso, a fine sviluppo, di 4 kg l' incremento giornaliero dovrà essere di 7,8-8,8 grammi. In sostanza 2,75 grammi al giorno per kg di peso previsto.
Lo svezzamento non richiede particolari attenzioni se non quella di attuarlo gradatamente per evitare l' insorgenza di problemi gastrointestinali. Pappine semiliquide all'inizio per poi aumentare piano piano la consistenza ed il contenuto in fibre. Consigliamo, anche per la sua facilità di preparazione, un semolino molto liquido con tuorlo d' uovo e carne spezzettata, oppure riso soffiato a bagno di acqua tiepida sempre con uovo e carne. Ripetiamo che l' albume deve essere sempre somministrato cotto e mai crudo! Nel caso in cui siate costretti a sostituirvi alla madre, il vecchio biberon diventerà uno strumento insostituibile. Dovrete riempirlo con 1/4 di latte vaccino, un tuorlo d' uovo, un cucchiaio di zucchero ed un po' di acqua. Dopo la poppata dovrete massaggiargli con una spugnetta imbevuta di acqua tiepida la zona genitale e anale in modo da stimolare la minzione e la defecazione. Pulirlo e metterlo al caldo in un ambiente sempre pulito e disinfettato. Uno dei sintomi più frequenti di malattia è la diarrea che se si presenta in forma grave e perdurata impone un solerte consulto con il veterinario. Nella prima settimana dovrete allattarli 12 volte al giorno per arrivare scalando alle 4 volte al giorno della quarta settimana.
Nei primi 15 giorni i cuccioli dormono e succhiano il latte della madre, sono mentalmente letargici. Oltre questo periodo i cuccioli cominciano a percepire l' ambiente circostante e si aprono alla vita ed alle sue emozioni. Questo periodo di imprinting è molto importante per il cucciolo in quanto tutti gli stimoli che voi gli fornirete (prenderlo in braccio, pulirlo, pesarlo, ecc.) serviranno in seguito a migliorare il suo rapporto con il padrone e con il mondo circostante. Sarà bene abituarlo a rumori improvvisi, a fargli salire le scale e farsi accarezzare da amici od estranei. Un cane avviato al mondo esterno nella giusta maniera avrà da adulto un carattere buono ed affidabile.

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Cane che Abbaia: Rimedi e Consigli

Perché un cane abbaia
Il primo passo verso la conquista dell'agognata tranquillità è capire che la maggior parte dei cani abbaia per motivi ben precisi. Alcuni di questi sono:

Mancanza di compagnia. Se un cane viene lasciato solo per lunghi periodi senza nessuno che lo sorvegli, probabilmente comincerà ad abbaiare per ansia o per tristezza e perché teme che il proprietario non torni più. (Sarai costretto a lasciare il cane da solo per gran parte della giornata? Ricorda che alcune razze sono più adattabili di altre in questo senso).

Desiderio di attenzione. Un problema con cui molti proprietari dal cuore troppo tenero devono prima o poi fare i conti: è possibile che il cane abbai troppo perché richiede la tua attenzione e perché gli hai instillato questo comportamento senza volerlo. Un "bau" e gli apri la porta per farlo uscire. Un altro "bau" e la riapri per farlo entrare. Un "bau" educato e gli dai un biscottino. Un "bau" da invasato per avvisarti che c'è qualcuno poco raccomandabile in giro, e gli dici "bravo". Poi non la smette più e lì scatta il rimprovero... Agli occhi di un cane, gli esseri umani sono costantemente incostanti.

Maledetta noia. Non è infrequente che l'inattività di un cane, costretto a reprimere la propria energia, possa sfociare in latrati di frustrazione. Un cane felice e a cui viene data la possibilità di sfogarsi con l'esercizio fisico più probabilmente si metterà a dormire una volta lasciato solo.

Come farlo smettere
Allora, cosa fare nel caso in cui il cane non sente ragione? Ecco alcuni consigli su come farlo smettere:

Datti una mossa! Se il cane passa la maggior parte del tempo in giardino o in casa, probabilmente ha bisogno di sfogarsi con un po' più di esercizio. Anche se hai una casa con un bel giardino, a un cane non basta gironzolare qua e là, ma ha bisogno di spazi più ampi e di interazione. Porta il cane a fare una bella passeggiata.

Amore è... Quando sei a casa, lascia che il cane passi un po' di tempo con te. è importante per lui sentirsi amato ed essere considerato uno della famiglia. Consolida il vostro rapporto con il gioco e il divertimento.

L'amicizia è necessaria alla vita. I cani sono animali sociali. Ogni giorno o magari una volta alla settimana porta il cane nello stesso parco e lascia che faccia amicizia con gli altri cani. Scatenandosi in compagnia si stancherà facilmente e a casa dormirà come un ghiro.


Altre strategie
Se, dopo avere provato alcuni di questi deterrenti, l'animale insiste ad abbaiare fino a sgolarsi, sarà forse opportuno adottare una strategia di addestramento più seria come la seguente:

Innanzitutto, insegna al cane che abbaiare va bene fino a quando non gli dici "Zitto". Ogni volta che il cane comincia ad abbaiare, intimagli il silenzio dicendo "Zitto" e agitandogli al tempo stesso un biscotto davanti al muso. La maggior parte dei cani tacerà immediatamente, perché è impossibile odorare e leccare il biscotto e abbaiare al tempo stesso.

Nel momento in cui il cane si zittisce, lodalo, accarezzalo e incoraggialo.

Dopo tre secondi di silenzio, dagli la ricompensa. Man mano che l'addestramento va avanti, aumenta il periodo di silenzio richiesto prima di ricompensarlo con il cibo.
Se il cane commette un errore riprendendo ad abbaiare (e stai sicuro che succederà), rimproveralo immediatamente. Non colpire mai il cane, piuttosto fa' qualcosa che catturi la sua attenzione, come battere forte le mani o spruzzargli dell'acqua in faccia. Non appena il cane smette di abbaiare, ricompensalo subito.

Tanta pratica e tanta pazienza
Non aspettarti improvvisi miracoli in un cane che per mesi e mesi non ha fatto altro che abbaiare. Per sostituire una vecchia abitudine con una nuova possono volerci delle settimane. Ma se tieni duro con l'addestramento vedrai emergere nuovi tratti nel suo comportamento. Invece di mettersi ad abbaiare senza sosta per un nonnulla, il cane comincerà ad abbaiare per un giusto motivo e per una durata ragionevole.

Finché non sarai riuscito a inculcare nel cane il comportamento corretto, dovrai relegarlo in un luogo dove possa causare il minimo disturbo. Tieni chiuse porte e finestre e lascia il televisore acceso, in modo da mascherare eventuali rumori esterni che possano indurre il cane ad abbaiare. Magari potrai anche abbassare la suoneria del telefono o del campanello.

I dieci migliori abbaiatori
Sei alla ricerca di un cane che abbai TANTO per intimorire potenziali malintenzionati? Di seguito, dalla più grintosa alla meno grintosa, sono elencate le razze che abbaiano con maggiore veemenza in presenza di un intruso o in situazioni poco chiare.

Rottweiler

Pastore Tedesco

Scottish Terrier

West Highland White Terrier

Miniature Schnauzer

Yorkshire Terrier

Cairn Terrier

Chihuahua

Airedale Terrier

Barbone (standard/nano)

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Sterilizzazione Gatta: Consigli

Affrontiamo con serenità e cognizione questo evento tanto importante.

Se l'idea di sterilizzare la vostra gatta può sembrarvi egoista dovete tenere in considerazione alcune aspetti

Se ad una gatta che va in estro non è permesso di accoppiarsi, oltre a renderci la vita quasi impossibile, facciamo una  "cattiveria" arrecandogli, sicuramente in modo involontario, grandi sofferenze, spesso sottovalutate.
Conoscendo queste cose, si può dedurre che solo ad alcuni soggetti di razza di gran pregio è possibile evitare la sterilizzazione ma gli altri soggetti difficilmente potranno fare una vita sessuale secondo natura senza costrizioni o sofferenze.


Per tranquillizzare molte persone è bene dire che la sterilizzazione non priva la gatta dei suoi istinti sessuali ma glieli annulla, quindi non ne sentirà la mancanza. Inoltre le conseguenze della sterilizzazione come l’obesità e la demenza fanno parte solo delle credenze popolari avendo ben poco fondamento scientifico.

La sterilizzazione presenta molti aspetti positivi: aumenta la socievolezza, diminuisce la tendenza ad allontanarsi da casa diminuendo cosi le possibilità di zuffe con altri gatti e l’attraversamento di strade pericolose. L’incidenza del tumore mammario diminuisce considerevolmente. Infine, ma non ultimo per importanza, limitando i rapporti sessuali e le zuffe tra gatti si fa un’ottima prevenzione verso malattie come la FeLV e la FIV che vengono trasmesse attraverso scambi di sangue o liquidi organici.

Concludendo si può dire che dal punto di vista statistico, la sterilizzazione permette un’aspettativa di vita per il nostro gatto quasi doppia.

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Vomito Gatto: Scopri Cause e Cure

Il  Vomito del Gatto: Sintomi, Cause e Cure

È normale che di tanto in tanto il gatto vomiti, senza che questo costituisca un motivo di preoccupazione. Il vomito può essere il risultato di un problema minore, ad esempio l'ingestione troppo rapida del cibo, o essere segno di una condizione molto più grave che richiede l'immediata visita medica. Di solito, il gatto vomita perché ha mangiato qualcosa di sgradevole, ha mangiato troppo o si è messo a giocare vigorosamente subito dopo il pasto. Il vomito può anche essere associato a disturbi gastrointestinali o malattie sistemiche. Un caso particolare è rappresentato dai gatti a pelo lungo, come i Persiani, che sono soggetti a problemi di vomito a causa dell'ingestione del pelo durante la pulizia, soprattutto nei periodi della muta. Il pelo ingerito può formare degli ammassi nello stomaco che causano vomito ricorrente, finché il gatto non riesce a liberarsene con il vomito. Per prevenire questo problema è consigliabile spazzolare spesso il gatto, in particolare durante la muta, e somministrargli regolarmente un prodotto lassativo specifico per favorire l'eliminazione dei boli di pelo.

Le cause più comuni di vomito acuto (vomito improvviso) comprendono:

Infezioni batteriche e virali del tratto gastrointestinale
Cause alimentari (cambio di dieta, intolleranza alimentare)
Corpi estranei gastrici o intestinali (giocattoli, cordoni, filo da cucito)
Parassiti intestinali
Insufficienza renale acuta
Malattie del fegato
Pancreatite
Ingestione di sostanze tossiche o veleni
Alcuni farmaci
Nausea secondaria all'anestesia generale
Un episodio occasionale, isolato, di vomito non deve preoccupare. Al contrario, un vomito frequente può essere segno di una condizione più grave. In tal caso è necessario portare il gatto dal veterinario per un esame completo e una diagnosi.

Alcune cause di vomito cronico (che persiste nel tempo) comprendono:


Colite
Gastrite
Pancreatite
Ernia diaframmatica
Allergie o intolleranze alimentari
Corpi estranei gastrointestinali
Ulcere gastrointestinali
Infestazione da filaria cardiopolmonare
Ostruzione intestinale
Insufficienza renale
Insufficienza epatica
Disturbi neurologici
Costipazione
Parassiti intestinali
Intossicazioni (ad esempio da piombo)
Tumori gastrici o intestinali
Come si vede, il vomito non è di per sé una malattia ma un sintomo, comune a molti problemi. Le cause di vomito sono così numerose che può essere difficile diagnosticare la causa precisa e quindi è importante considerare le circostanze con cui si presenta il vomito.

Si devono considerare diversi fattori, come ad esempio a frequenza del vomito. Se il gatto vomita una volta e continua a mangiare regolarmente e ha movimenti intestinali normali, il vomito era probabilmente un incidente isolato. Si valuta inoltre se il vomito è accompagnato da altri sintomi come:

Diarrea
Disidratazione
Letargia
Presenza di sangue nel vomito
Perdita di peso
Diminuzione dell'appetito
Cambiamenti del consumo di acqua
Se sono presenti questi sintomi o se il vomito persiste, è necessario consultare il veterinario. A seconda dell'età del gatto, dei suoi precedenti medici, dei risultati dell'esame fisico e dei sintomi, il veterinario può scegliere di eseguire vari esami (esami del sangue, radiografie, ecografia, esame delle feci, ecc.) al fine di emettere una diagnosi.

La terapia prevede inizialmente di evitare cibo e acqua fino a quando il gatto non ha smesso di vomitare per 12-24 ore. Nel frattempo, per evitare la disidratazione, gli si somministrano liquidi per via sottocutanea o endovenosa, secondo la gravità delle sue condizioni. Dopodiché, l'acqua viene introdotta lentamente, seguita da una dieta iperdigeribile e nutriente. Secondo i casi si somministrano anche antiemetici (farmaci che inibiscono il vomito), antibiotici, antiparassitari, antiacidi, protettori della mucosa gastrica, ecc. Alcune condizioni, come i corpi estranei gastrointestinali e i tumori, possono richiedere un intervento chirurgico per risolvere il problema.

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Gatto Nero: Chi ha detto che porta Sfortuna?

Amanti dei felini, ecco a voi il "Gatto nero day" (ebbene sì!) indetto dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed ambiente (Aidaa), decisa a preservare la dignità del gatto nero.

Secondo l'associazione ogni anno 60 mila gatti neri vengono uccisi a causa di una sciocca credenza!


La diceria che il gatto nero porti sfortuna ha origine nel Medioevo quando essi in genere erano considerati i diabolici compagni delle streghe, per la loro abitudine a uscire di notte. Quelli di colore nero inoltre, non molto visibili nell'oscurità, facevano imbizzarrire i cavalli, i quali scaraventavano i cavalieri a terra con estrema violenza.

Da qui infatti  proviene l'idea che portino sfortuna quando ci attraversano la strada; diciamo che i moderni cavalieri a quattro ruote hanno una paura matta di innocue bestiole dal colorito corvino. In realtà gli unici a rischiare sono i micini, che facilmente possono finire sotto le auto di qualche automobilista poco attento e piuttosto (mi permetto) stupido!

Ce la farete amici felini...buona fortuna!

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Gatti Siamesi: Caratteristiche ed Abitudini

Atlante delle razze di Gatti
Classificazione FIFe e cenni storici
Paese d'origine: Thailandia.
Il Siamese è una razza molto diffusa in tutto il Mondo. Antichi documenti (conservati a Bangkok, capitale della Thailandia, un tempo Siam) risalenti al XIV secolo parlano di gatti con caratteristiche riconducibili a quelle del Siamese. I primi Siamesi giunsero in Inghilterra verso la fine del XIX secolo, imbarcati da mercanti inglesi, rimasti affascinati dalla bellezza del mantello, dalla loro corporatura snella e dagli occhi blu. I primi esemplari di Siamese furono per la prima volta a una esposizione solo nel 1881 a Londra, ma lo standard fu più volte rivisto fino ad arrivare all’attuale gatto dal corpo affusolato e snello (ultima modifica dello standard risale agli anni Sessanta). I Siamesi di quell'epoca erano piuttosto diversi dagli attuali, più robusti e con la testa più tonda. I primi esemplari importati erano focati con il corpo avorio e le estremità colorate molto scure (Seal Point), ma di seguito vennero selezionati anche mantelli con estremità grigie e corpo bianco-grigiastro (Blu Point), estremità marroni e corpo avorio pallido (Chocolate Point) ed estremità rosate e corpo quasi bianco (Lilac Point). Questi 4 colori sono quelli classici del Siamese (comparsi naturalmente senza incroci con altre razze), mentre le altre colorazioni sono state originate da incroci con gatti di altre razze. Negli anni '90 alcuni allevatori iniziarono a rimpiangere la vecchia razza, tanto che nel 1998 fu riconosciuta una nuova-vecchia razza; nuovo lo Standard così come il nome: Thai. Il Balinese è la varietà a pelo semi-lungo del Siamese.
Aspetto generale
Le caratteristiche distintive del Siamese sono la corporatura snella, il mantello sfumato e i caratteristici occhi color blu. La taglia è media e l'aspetto è elegante e agile.
Femmina Siamese Lilac Tortie Point (foto www.daisychaincats.com)
Carattere


Dal carattere forte e volitivo, miagolano spesso per attirare l'attenzione. Molto socievole, si affeziona in maniera particolare ad una persona della casa e diventa suo fedele compagno. Convivono facilmente con altri gatti e con i cani. Amano essere coccolati e accarezzati per ore. Sono i gatti ideali per chi ha bisogno di compagnia. Sono allegri e giocherelloni e trasformano ogni giocattolo in una preda immaginaria. E' facile addestrarli a riportare un oggetto e a passeggiare al giunzaglio. Pazienti e quindi adatti a famiglie con bambini.
Cura
Grazie al pelo corto, setoso e quasi privo di sottopelo, il Siamese non necessita di particolari cure. Solo nel periodo della muta dovrà essere passato con un panno di camoscio e, se necessario, con un pettine a denti fitti. Le orecchie devono essere pulite solo se necessario con prodotto specifico. Le unghie affilate possono essere spuntate con apposite forbicine.
Maschio Siamese Chocolate Point (foto www.daisychaincats.com)
Varietà di colore
Le quattro principali varietà di colore sono: Blue Point, Chocolate Point, Lilac Point e Seal Point. Le varietà prendono il nome dal colore dominante (che è quello delle estremità). Oltre a queste abbiamo anche i Point Rosso e Crema. Le prime quattro varietà a loro volta possono essere anche Tortie e Tortie Tabby (in genere di sesso femminile). Di recente sono state selezionate anche le varietà Cannella, Fulvo, Smoke, Silver Tabby e Bi o Tricolore. Alla nascita i gattini Siamesi si presentano completamente bianchi e la caratteristica colorazione compare soltanto molti mesi dopo.
Il colore degli occhi è blu. Il colore del corpo è più chiaro di quello delle estremità (ad eccezione del Siamese bianco).
Standard
Categoria: Pelo Corto.
Corporatura: media (peso maschi fino a 5 kg, femmine fino a 4 kg); sottile ed elegante; il corpo è flessuoso, lungo, muscoloso e armonioso; naso lungo privo di stop.
Testa: cuneiforme, muso e orecchie formano un triangolo equilatero capovolto; muso allungato.
Orecchie: grandi, larghe alla base, poste diagonalmente ai lati della testa
Occhi: a mandorla e leggermente obliqui, di colore blu intenso.
Arti: lunghe e sottili; quelle posteriori sono più lunghe di quelle anteriori; le zampine sono ovali.
Coda: lunga, sottile e appuntita.
Mantello: corto, sottile e setoso, quasi sprovvisto di sottopelo.
Difetti: presenza sul mantello di ombre scure; presenza di pelo troppo lungo o ruvido; presenza di sottopelo; nodosità sulla coda.

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Gatti Persiani: Caratteristiche ed Abitudini

Il fascino del Gatto Persiano è dovuto soprattutto alla sua lunga e fluente pelliccia: è l'unico gatto a pelo lungo ed è considerato tra tutti i gatti di razza il più pregiato.

Dall'aspetto aristocratico è indubbiamente il più ammirato nelle esposizioni feline.

Morfologicamente il corpo del Persiano deve essere, utilizzando una parola inglese, cobby cioè compatto, massiccio su zampe corte e forti, con piedi larghi e rotondi.

Il suo tipico muso schiacciato, lo stop marcato, i suoi grandi occhi rotondi brillanti espressivi rendono il suo aspetto ancora più spettacolare.

Per ciò che concerne il mantello, il Persiano è riconosciuto in circa duecento combinazioni di colori a seconda delle pezzature e dei disegni.


Gli occhi invece possono essere arancio (il più intenso e brillante possibile), verdi, blu o impari (un occhio blu e uno arancio).

Dal carattere pacifico e affettuoso con tutti, il Persiano vive esclusivamente in appartamento e non necessita di grandi spazi, tanto che passa il suo tempo spostandosi con flemma da un morbido cuscino ad un comodo sofà.

E' una razza frutto della selezione dell'uomo.

Del Persiano esiste anche la varietà a pelo corto l'Exotic Shorthair.

L’Exotic Shorthair è infatti un persiano a pelo corto.

Esiste in tutte le combinazioni di colore ( sia del mantello, sia degli occhi) del Persiano ed ha la stessa morfologia ma un'indole più vivace.

Anche se l’Exotic ha il pelo corto la sua pelliccia è particolare perché il suo pelo è spesso e molto folto e questo fa si che il mantello sia un po’ sollevato e vaporoso.

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Razze di Cani: Trova quì l'elenco aggiornato

Atlante delle razze di cani
Abbiamo raccolto in un atlante di facile consultazione (schede con immagini) le razze italiane ed estere di cani. Clicca sul menu' e seleziona la razza di cani desiderata. Le schede vengono continuamente aggiornate sia per quanto riguarda i contenuti che le immagini delle singole razze canine.

Informazioni ai naviganti
Il Cane è l'animale domestico più apprezzato in ogni parte del Mondo e viene impiegato dall'uomo da tempo immemorabile per la caccia, la guardia, la pastorizia, la compagnia, il tiro, i servizi di guerra e sanitari. A tante molteplici attività si sono recentemente aggiunti i servizi per la polizia, per l'antibracconaggio e, la più nobile, per la guida dei ciechi. In questa sezione vengono riportate informazioni sulle tantissime razze canine selezionate dall'uomo nel corso dei millenni.


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Mondo Gatto

Ottimo Portale per chi ha smarrito il proprio gatto o per chi ne cerca uno in adozione.


E' limitato solamente ai nostri amici a 4 zampe della Lombardia, ma se cercate bene su internet troverete anche altri siti che si occupano dello stesso problema ma che magari hanno sedi in altre località d'Italia.
Da provare
vi lascio il link per la ricerca

Nomi Gatto: quale scegliere?

Dare il nome ad un gatto è una cosa davvero importante. Ma anche estremamente difficile.

Il nome che porterà per tutta la vita deve in qualche modo riflettere non solo il suo carattere ma anche contenere tutte quelle qualità che sono proprie dei gatti di tutto il mondo come l’indipendenza, il senso di libertà, l’astuzia, e quella sorta di innata nobiltà che tanto ci attrae. Disse lo scrittore Samuel Butler: “Dicono che il test per conoscere la capacità di fare letteratura sia per un uomo essere in grado di scrivere un’iscrizione. Io dico: è egli in grado di dare un nome ad un gattino?”

Quando giunge il momento di “battezzare” il micio spesso si riflette per giorni. Si vagliano nomi di gatti celebri, quelli di personaggi famosi, di cartoni animati, di città e paesi, anche i nomi che comunemente si danno alle persone. Ma ci si dimentica che il nostro piccolo amico possiede già un nome, il più bello e soprattutto quello che ha maggior significato. E’ il suo: gatto.

Il nome “gatto” contiene in sé l’intera, millenaria storia dell’amicizia tra uomini e animali. Forse l’amicizia, quella tra uomo e micio, più sincera e assolutamente non contaminata dalla schiavitù dell’addomesticazione.


Ormai è certo che il gatto divenne amico dell’uomo in Africa. Fu l’area mediterranea nordafricana il teatro che vide, per la prima volta, l’intesa tra un uomo e un esemplare di gatto selvatico, la prima scintilla di quella “storia d’amore” che ancora oggi risplende.

Oltre alle testimonianze dei reperti archeologici, esiste anche un altro fatto che proverebbe l’origine mediterranea dei primi gatti domestici: il loro nome. In Nordafrica i piccoli felini che vivono con l’uomo sono indicati col termine di “quttah”. Da questa parola è derivato non solo il termine latino “cattus” e poi “gatto”, ma gran parte delle altre parole che in tutta Europa definiscono il micio. In inglese infatti gatto si dice “cat” che diventa “chat” in francese e “katz” in tedesco. In spagnolo è “gato”, in olandese è “kat” e in svedese e norvegese “katt”. E poi nella remota Islanda gatto si dice “kattur” e in Polonia è “kot”, a Malta è “qattus” e in Cecoslovacchia è “kocka” mentre in Finlandia si dice “katti”. In lingua yddish si dice “kats”, in svizzero “kaz”, in bulgaro “kotka” e in lituano “kate”. Persino in India, in lingua indostana, gatto si dice “katas”. Come si vede tutte queste lingue si riferiscono al micio con parole che possiedono un’unica antica radice.

Nel suo famoso libro “Catwatching” lo zoologo inglese Desmond Morris analizza anche altri termini che comunemente vengono usati, in lingua anglosassone, quando si parla dei gatti. Termini che avrebbero un’origine egiziana o araba. Morris evidenzia come ad esempio “kitty” che in inglese vuol dire gattino derivi probabilmente dal turco “kedi” e cioè gatto. Anche “pussy” il nomignolo con cui in inglese vengono chiamati un po’ tutti i gatti deriverebbe da “Pasht” e cioè l’antico nome di Bast, la dea egiziana protettrice dei gatti. Inoltre dal turco “utabi” che specifica un gatto tigrato deriva il termine “tabby” molto usato nei concorsi felini per indicare proprio mici dal mantello tigrato.

Nel libro “The big book of cats” lo scrittore Armand Eisen prosegue sull’argomento e spiega come la “k” sempre presente nelle parole europee che significano gatto, si trova in tante altre parole che in diverse lingue qualificano il micio domestico. Ad esempio i popoli swahili dell’Africa centrale dicono “paka”, i giapponesi “neko”, i coreani “ko-yang-ee”, i polinesiani “popoki”, gli Zulu del Sudafrica “ikati” e i malesi “kutching”.

Roberto Allegri

Come Alimentare il Tuo Cane

Per l'alimentazione, il tuo veterinario è il giusto riferimento

Al fine di avere un bel cane vivace ed allegro, non è sufficiente educarlo e volergli bene, dobbiamo anche alimentarlo opportunamente secondo dei criteri che tengano conto dell'età e dell'attività fisica; il tipo di alimentazione può essere casalinga oppure a base di prodotti già preconfezionati.

Alimentazione pronta
In commercio esistono mangimi secchi ed umidi di ottima qualità, bilanciati e studiati per garantire al tuo cane un adeguato fabbisogno per crescere, svilupparsi e mantenere una perfetta forma per tutta la vita. Nella somministrazione di queti alimenti, è importante seguire il trattamento e le dosi consigliate sulle confezioni; ricorda che ogni variazione può vanificare i potenziali buoni risultati ottenibili.
I mangimi secchi completi e bilanciati possono essere di vario tipo e, nella maggior parte dei casi, vanno forniti senza l'aggiunta di nessun altro tipo di alimento o integratore, salvo suggerimento veterinario; alcuni prevedono l'aggiunta di liquido, altri vanno forniti secchi con acqua a disposizione:

Quelli tipo “puppy” sono specifici per i cuccioli e hanno, in percentuale, un contenuto maggiore di calcio, proteine e vitamine al fine di garantire un corretto sviluppo muscolare e scheletrico
Quelli tipo “regular” sono indicati per la maggior parte dei cani adulti che svolgono un’attività fisica normale
Quelli tipo “premium” hanno un maggior contenuto proteico e sono indicati per i cani che svolgono un’intensa attività fisica e per le femmine in allattamento
Quelli tipo “light” a basso contenuto proteico, sono indicati: per cani che fanno vita sedentaria (cani da appartamento), per tutti i cani con problemi di sovrappeso, indipendentemente dall'età, e per i cani anziani con attività fisica quasi nulla.
I mangimi umidi, le scatolette, sono sempre più appetibili degli alimenti secchi ma hanno un contenuto di acqua maggiore perciò, per ottenere lo stesso livello nutrizionale dei secchi, vanno forniti in quantità maggiore, a volte anche doppia; naturalmente, questa scelta, comporta un aumento dei costi di mantenimento che, se in un soggetto di piccola taglia possono sembrare irrisori, diventano considerevoli in cani di media e grossa taglia. Per entrambi i casi, in commercio esistono numerevoli opportunità di scelta e, non sempre, un prezzo più basso garantisce la qualità del prodotto, non tanto come genuinità ma a livello nutritivo; controlla sempre le confezioni verificandone il contenuto . Per i supplementi, che andrebbero sempre detratti dalla dose giornaliera, esistono le crocchette o altri prodotti duri, molto utili alla masticazione e per mantenere i denti puliti e privi di tartaro; ricorda di scegliere i prodotti adatti alle fauci del tuo cane, troppo grandi o troppo piccoli non sono confacenti allo scopo.
Gli ossi di pelle di bufalo hanno la stessa funzione dei biscotti duri ma vengono consumati molto più lentamente e sono adatti ad impegnare il cane nei momenti di inattività. Ricorda che, l'osso abbandonato va lavato e riposto in attesa di essere riutilizzato in una successiva occasione; evita di lasciare le ossa abbandonate a disposizione del cane.

Alimentazione casalinga
Molti padroni sono propensi ad utilizzare una alimentazione di tipo casalingo confezionando in proprio sia l'alimento che le razioni. Evita in assoluto gli avanzi. Per evitare eccessi o carenze, è preferibile parlarne al tuo veterinario che, in base alle condizioni fisiche del cane e dell'attività motoria abituale, ti consiglierà le giuste dosi di alimento da fornire. Un pasto preparato in casa dovrà contenere: proteine sotto forma di carne bianca o rossa, carboidrati di origine vegetale sotto forma di verdure, cereali, pane secco, pasta o riso. Le proteine della carne potranno essere sostituite una o due volte la settimana da quelle del pesce, delle uova o del formaggio magro.
Carne: la carne è la base dell’alimentazione quotidiana del cane ma, pur essendo molto nutriente, deve essere integrata ad altri alimenti. La carne non deve essere completamente magra, meglio se contiene una percentuale di grasso. Va scottata in acqua bollente per qualche minuto; ai cuccioli e cuccioloni è preferibile tritarla, mentre per gli adulti è consigliato fornirla a pezzi più o meno grandi in funzione della taglia.
Pesce: è un ottimo alimento ma non deve mai essere servito crudo e, naturalmente deve essere completamente privo di lische. Il pesce, fornito una o due volte a settimana, è raccomandato soprattutto nell’alimentazione dei cuccioli ed in quella dei cani adulti durante il periodo estivo.
Ossa: per favorire la dentizione e la pulizia dei denti, è possibile ma non indispensabile mettere a disposizione delle ossa di bovino (manzo o vitello); da preferire le ossa grandi come quelle del ginocchio. Va considerato che leccare o rosocchiare l'osso, genera una forte salivazione perciò, in alcuni soggetti, potrebbe provocare inappetenza, in questo caso, meglio diradare o evitare.
Latte: è considerato un alimento completo ed è molto indicato per lo svezzamento dei cuccioli, o per i cuccioli già svezzati, in quanto ha un alto contenuto di calcio indispensabile alla crescita ed alla formazione scheletrica. Purtroppo la sua digeribilità risulta difficile per la maggior parte dei cani che non lo assumono abitualmente.
Formaggio del tipo magro da fornire una o due volte a settimana. Ottimi gli yogurt che regolarizzano il tratto intestinale.
Uova: possono essere fornite crude o cotte non più di 2 volte alla settimana e mescolate agli altri alimenti; se cotte meglio levare l'albume. Possono essere utili durante la crescita, da adulti meglio farsi consigliare dal veterinario.
Cereali: sono una componente indispensabile del pasto casalingo infatti, sono ben digeribili e contengono molte proteine, vitamine, grassi e minerali. Ad ogni tipo di cereale va aggiunta la carne o le sue alternative.
Pasta e riso: vanno serviti ben cotti; se il riso viene fornito abitualmente, di tanto in tanto andrebbe lavato dopo la cottura per evitare un eccesso d'amido.
Cereali soffiati: facilmente digeribili, apportano molte calorie; non vanno cotti ma semplicemente serviti con aggiunta d'acqua fino a formare un composto rappreso e mai troppo liquido.


Pane: è molto indicato poichè contiene importanti principi nutritivi, stimola la salivazione e fortifica le gengive, ma deve essere somministrato almeno raffermo di un paio di giorni o addirittura biscottato al forno, in quanto solo così diventa più digeribile. Può sostituire i cerali soffiati ma è da evitare quando è fresco.
Verdura: meglio se cotta per renderla più digeribile e fornita in proporzione del 10-15 % del pasto; con l’ebollizione si perdono gran parte delle vitamine perciò, è consigliabile conservare l'acqua di cottura per eventualmente cuocere pasta o riso, o aggiungendola ai cereali soffiati. Sconsigliate in grandi quantità: spinaci, bietole, cicorie, lattughe.
Frutta: tutta la frutta di stagione quando è gradita al cane.


CIBI VIETATI

avanzi e gli scarti di cucina in particolare i conditi, gli speziati e i piccanti. Ossa lunghe di piccoli animali (pollo, coniglio), carne di maiale, formaggi fermentati, farinacei (patate, piselli, fagioli e cavoli, in quanto provocano un'eccessiva fermentazione), dolciumi (biscotti, caramelle, cioccolato, gelati ecc.), frutta secca, pane fresco.
Cipolle e cavoli: contengono una sostanza (disolfuro di n-propile) che distrugge i globuli rossi circolanti, determinando così un’anemia, che può risultare in alcuni casi fatale.
Omogeneizzati per bambini Spesso negli omogeneizzati è presente la polvere di cipolla come aromatizzante, la cui minima quota può già essere responsabile dei danni a livello eritrocitario. (the-bulldog.com)
La cioccolata è pericolosissima, pensa che 3-4 etti possono persino uccidere un cucciolo. Dobbiamo sempre ricordare che l'apparato digerente del cane è diverso da quello dell’uomo e che taluni alimenti per lui sono come VELENO.

QUANTE VOLTE AL GIORNO: cuccioli, dopo lo svezzamento, devono mangiare 4 volte al giorno, dopodiché si potrà passare gradatamente a 3 e in seguito a 2 nell'età adulta. In quest'ultimo caso però è consigliabile che tra un pasto e l'altro trascorrano circa 8 ore, per consentire una più completa digestione; una regola suggerisce di considerare un pasto come importante e principale mentre l'altro più leggero tanto per evitare l'insorgere dello stimolo della fame. I supplementi, se necessari, si dovranno considerare parte integrante della dose giornaliera. I premi educativi saranno alimenti (croccantini o biscotti) molto appetibili e comunque sempre diversi da quelli forniti durante i pasti.

QUANTITÀ': per quanto riguarda gli alimenti pronti, è importante attenersi scrupolosamente alle quantità consigliate sulla confezione, avendo cura di aumentarle o diminuirle in ragione dell'attività fisica del cane.
Per una alimentazione casalinga, è possibile calcolare la quantità in funzione della reale necessità che il cane ha di alimentarsi. L'intervento deve avvenire sul pasto principale:

l'alimento deve essere già conosciuto ed apprezzato dal cane
fornisci una razione qualsiasi misurandone la quantità
a fine pasto, osserva le condizioni della ciotola
se la ciotola è vuota e leccata, la razione era insufficiente
la razione del pasto principale successivo dovrà essere maggiorata
se la ciotola è pulita con scarsi residui di cibo,la razione era sufficiente
continua con questa quantità fino ad un eventuale successivo cambiamento
se nella ciotola è rimasta una relativa quantità di alimento, significa che la razione era abbondante. Verifica la quantità realmente consumata.
la razione del pasto principale successivo dovrà essere pari alla quantità consumata
questo metodo ha lo scopo di fornire la giusta quantità di alimento in ragione delle reali necessità del cane. Osservando coscientemente la ciotola a fine pasto, ti sarà possibile capire anche lo stato di salute del tuo cane.
dopo che il cane ha concluso il pasto e abbandonato la ciotola, indipendentemente dalle condizioni in cui l'ha lasciata, deve essere pulita, lavata e rimessa in posizione in attesa del pasto successivo. Evita di lasciare la ciotola con residui di cibo, il cane potrebbe essere indotto a mangiare fuori pasto, non per necessità ma magari per noia, favorendo cattive digestioni e obesità.
Per il cane che dorme fuori, è necessario aumentare le quantità durante l'inverno e diminuirle d'estate, per il cane che vive prevalentemente in casa, le quantità possono essere costanti in ogni stagione. Il tuo veterinario sarà il punto di riferimento per stabilire se le quantità e la qualità del cibo che stai fornendo sono adatte o vanno opportunamente variate.

REGOLE GENERALI: somministrare i pasti a orari fissi e regolari, nella stessa ciotola e nel medesimo luogo, possibilmente tranquillo e appartato, senza disturbarlo mentre mangia (attenzione ai bambini o ad altri animali della famiglia). Alcuni alimentaristi suggeriscono di lasciare l'alimento (secco) a disposizione; non discuto la validità del sistema a livello nutritivo, ritengo però che, per una educazione non solo alimentare, sia necessario e opportuno fornire le giuste quantità di alimento in occasione dei pasti previsti. Mai lasciare residui di alimento umido a fine pasto, potrebbe ossidarsi o essere inquinato da agenti atmosferici o da insetti; lavare la ciotola e rimetterla in posizione pulita in attesa del pasto successivo. Per evitare che possa accettare alimenti da sconosciuti, è preferibile che siano solo e soltanto i componenti della famiglia a fornirgli i pasti; a turno tutti devono fornirgli il pasto per un buon equilibrio sociale del gruppo. Per evitare che il cane si stanchi di mangiare sempre lo stesso alimento, e per evitare errori alimentari ripetitivi, è consigliabile variare il più possibile il tipo di alimento (marca nel caso di alimenti pronti); naturalmente, nel caso di alimenti pronti, il passaggio tra un tipo ed un altro, dovrà avvenire gradualmente, nel giro di qualche giorno.

ACQUA: non deve mancare mai . Sempre a disposizione accanto alla ciotola dell'alimento; va assolutamente sostituita molto spesso per essere sempre fresca e pulita, dove è possibile, meglio se è corrente.

La Ciotola del Gatto perchè è importante?

Quando abbiamo ospiti a cena, non ci preoccupiamo solo del cibo ma anche di come servirlo: le pietanze ci piace portarle in tavola in un piatto adeguato. Se viviamo con un gatto, dobbiamo imparare a fare lo stesso anche per la sua ciotola. Il micio è estremamente esigente quando si tratta di mangiare, e pretende che si osservino regole precise per il contenitore della sua pappa.

Prima regola, il materiale di cui è fatta la ciotola. Se possibile, è meglio non usare la plastica perché nella maggior parte dei casi ha un cattivo odore che non si riesce ad eliminare nemmeno col lavaggio. Noi lo avvertiamo poco, ma l‘acuto olfatto del micio invece sì, perciò sono da preferire contenitori in metallo o ceramica.


Seconda regola, le dimensioni. Il piatto del micio deve essere largo perchè il nostro amico detesta dover piegare i baffi per raggiungere il cibo.

Terza, la posizione: mai mettere la ciotola della pappa accanto alla vaschetta della lettiera. Anche i gatti allo stato selvatico, compresi i grossi felini come leoni o tigri, non mangiano mai nei pressi del luogo dove fanno i loro bisognini. E’ una abitudine igienica che se non rispettata spinge i gatti a rifiutarsi categoricamente di mangiare.

Ultima regola, ma non meno importante, la pulizia. Si deve lavare spesso la ciotola del micio, perchè odia sentire l’odore del pasto precedente. Ma attenzione: sciacquiamola per bene sotto l’acqua, senza usare detersivi. Molte volte lasciano profumi che il naso del nostro piccolo amico avverte immediatamente.

Come Alimentare ed Allattare i Gattini

L'ALLATTAMENTO DEI GATTINI
Mamma gatta allatta i gattini generalmente per una cinquantina di giorni. Lo svezzamento progressivo può iniziare a partire dalla quarta settimana, quando i cuccioli cominciano a esplorare spontaneamente i dintorni del nido materno. In caso che mamma gatta non riesca ad allattare i gattini, si dovrà ricorrere all' allattamento artificiale:

ALLATTAMENTO ARTIFICIALE DEI GATTINI
Un cucciolo ha la necessità di mangiare regolarmente, con un intervallo tra un pasto e l'altro che varia da 2 a 6 ore a seconda dell’età.

Cuccioli da 0 a 10 giorni è necessario che mangino ogni 2 ore durante il giorno, ogni 3 ore la notte.
Cuccioli da 10 a 15 giorni è necessario che mangino ogni 3 ore durante il giorno, ogni 4 ore la notte.
Cuccioli da 15 a 20 giorni è necessario che mangino ogni 4 ore durante il giorno, ogni 5 ore la notte.
Cuccioli da 20 a 30 giorni è necessario che mangino ogni 5 ore durante il giorno, ogni 6-7 ore la notte.
L’alimentazione deve essere fino ai 30 giorni esclusivamente a base di latte apposito in polvere per cuccioli (consiglio in primis "KMR" liquido o in polvere, "Primolatte gattino" della Bayer, il latte in polvere della Royal Canin. Sconsiglio invece il "Lactol" in quanto molte volte è stato causa di gravi blocchi intestinali) oppure a base di latte di capra intero o ancora si può usare la seguente ricetta, molto usata e che ha dato ottimi risultati (provata anche da molti utenti del forum):

- 200 ML DI LATTE DI CAPRA INTERO OPPURE LATTE VACCINO INTERO (meglio quello vaccino)

- 1-2 CUCCHIAINI DI PANNA DA CUCINA

- UN TUORLO D'UOVO (separare bene il tuorlo cercando di non romperlo e gettare tutto l'albume, poi con una siringa senza ago fare un piccolo foro sulla pellicina e aspirare, avendo cura di non aspirare anche la pellicina. Attenzione all'albume, perchè provoca diarrea ai cuccioli)

- UN CUCCHIAIO DA MINESTRA DI MERITENE VANIGLIA (è in polvere sono proteine del latte si trova in farmacia è della Novartis ma non è indispensabile)

Mescolare il tutto e sbattere bene, usate un biberon per bambini.
Questo latte composto dura in frigorifero 3-4 giorni, riscaldate solo quello che vi serve per il pasto.

Piccola aggiunta.
Se notate che il micio fa cacchina gialla e molle, allora vuol dire che è super alimentato, dimezzate le dosi di uova e panna.

Può capitare in una cucciolata che ci siano cuccioli che hanno bisogno di latte più leggero.


Il cucciolo deve mangiare al giorno il 25-30% del suo peso corporeo diviso per i vari pasti della giornata.
Per esempio, un cucciolo di 100 grammi deve mangiare al giorno dai 25 ai 30 ml di latte.
La quantità di latte che deve mangiare naturalmente deve aumentare in base all’aumento del peso del cucciolo.
Un cucciolo ben alimentato deve avere ogni giorno un aumento anche minimo (5 grammi).
Se l’aumento di peso non c’è, o si sta dando troppo poco latte oppure il latte non è abbastanza sostanzioso oppure ancora, il cucciolo non assimila.

Il latte va somministrato a una temperatura di circa 38 gradi.

Per somministrare il latte ci sono gli appositi biberon che però possono rivelarsi pericolosi se il flusso di latte è troppo veloce perché potrebbe andare di traverso, finire nei polmoni e causare polmonite ab ingestis che porta il cucciolo alla morte in massimo 48 ore.
Uno strumento meno pericoloso è la siringa, privata naturalmente dell’ago, perché il flusso del latte è minore e minore è il rischio che vada di traverso.

Non bisogna mai costringere un cucciolo che non succhia a mangiare con questi due strumenti perché il latte va di traverso con le conseguenze sopra descritte.
Premere solo per fare uscire una goccia di latte da far assaggiare al cucciolo.

In alternativa si possono usare anche dei contagocce, ma alimentare un cucciolo con il contagocce è molto laborioso.
Tendendo conto che 30 gocce sono 1 ml di latte, se un cucciolo deve mangiare un pasto di 5 ml, gli si devono dare 150 gocce, e sinceramente la cosa diventa lunghissima.
Il contagocce è da prendere in considerazione solo se non si riesce a fare in altra maniera e solo avendo molto tempo e pazienza a disposizione.

Per alimentare un gattino difficile si può ricorrere a un sondino gastrico che si trova in farmacia e che come sigla ha "K31".
Questo sondino va introdotto direttamente nello stomaco attraverso la bocca e il latte in quel modo passa direttamente al suo interno.
Alimentare con la sonda non è difficile, bisogna solo fare attenzione a non finire nei polmoni.
Per sapere se siamo finiti nello stomaco o nei polmoni c’è un solo metodo.
Se si prende la via de polmoni la sonda scenderà solo di 3-4 cm e poi si bloccherà, se si va nello stomaco la sonda scende di 10 cm o anche più a seconda della grandezza del gattino.

Per prendere la misura esatta, si prende la sonda la si appoggia alla bocca del cucciolo, al si fa arrivare esternamente fino all’ombelico e poi si fa un segno con il pennarello, in quel modo si è del tutto sicuri.

Arianna (zaari70) mordergattona del forum di micimiao

Tratto da: " Cosa fare quando si trova un gattino abbandonato regole base da seguire per farlo sopravvivere e alimentarlo al meglio"

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SVEZZAMENTO
Si può iniziare ad alimentare i piccoli con cibo diverso dal latte materno verso le 3 settimane di età, usando del latte commerciale per gattini somministrato con un cucchiaino. Dopo pochi giorni potete addizionarlo con dei croccantini e cibo umido per gattini in crescita, oppure con degli omogeneizzati a base di pesce o carne: 1 parte di cibo secco più 3 parti di latte o acqua, oppure 2 parti di cibo in scatola o fresco più una parte di latte o acqua.

Riscaldate il cibo e mettetelo in una ciotola poco profonda e incoraggiate i piccoli spalmandogli un pò di pappa sulle loro labbra, facendo attenzione a non farlo entrare nelle narici, oppure intingetevi un pò un dito e metteteglielo in bocca.

Appena i micetti avranno imparato a mangiare da soli, toglietegli gradatamente l'acqua o il latte dalla miscela.

Lo svezzamento si completerà intorno alle 6 - 8 settimane, ma è comunque consigliabile somministrare il cibo per gattini fino a 9 mesi di età.

Come Alimentare un Gatto Anziano

Conoscere come deve essere fatta l'alimentazione del tuo Gatto Anziano è importante ecco perchè.

L'inizio dell'invecchiamento viene, in genere, collocato intorno ai 10 anni di età. Una delle prime esigenze che muta nel gatto anziano è l’alimentazione. L'apparato digerente, infatti, tende con l'avanzare degli anni a essere meno efficiente, le capacità olfattive si riducono e possono manifestarsi problemi a livello masticatorio. Per questo motivo, si deve far seguire al gatto una dieta bilanciata a base di prodotti formulati proprio per soggetti anziani. La dieta bilanciata garantisce una migliore qualità della vita, rallenta i processi di invecchiamento e può prevenire le malattie che più facilmente li colpiscono.


E' sconsigliata la dieta casalinga: spesso, infatti è difficile dosare in modo equilibrato gli alimenti necessari per il mantenimento di un animale anziano. L'apporto ideale di proteine, fibra, vitamine e sali minerali e di tutti gli elementi necessari per coprire il fabbisogno energetico di un gatto senior sono invece garantiti dai cibi pronti, specifici per gatti adulti, attenendosi alle quantità riportate sulle singole confezioni, senza mai superare le dosi consigliate.

L'alimento dovrà essere friabile e tenero da masticare, appetibile per compensare l'abbassamento dell'olfatto, con i migliori ingredienti proteici e arricchito con sostanze grasse per una migliore digeribilità. La vitamina C, la E e un ridotto tenore di fosforo sono benefici. Un apporto equilibrato di fibre alimentari favoriscono la digestione.

Non vanno dati assaggi, in particolare avanzi alimentari della tavola, per evitare che diventi obeso, affaticando così la circolazione sanguigna e la respirazione.

Come Alimentare un Gatto Adulto

Conoscere come deve essere fatta l'alimentazione di un Gatto Adulto è importante per la sua salute ecco il perchè.

Per soddisfare i fabbisogni nutrizionali del vostro gatto, potete scegliere tra un cibo fatto in casa e gli alimenti di produzione industriale venduti nei negozi.

Un cibo casalingo è un pasto che preparate voi stessi con ingredienti come riso, la carne, gli ortaggi... Così facendo, potete controllare di persona la qualità della composizione, ma ci sono inconvenienti, quali il costo, il lavoro di preparazione, e, cosa più grave, il rischio di squilibri nutrizionali, nel caso in cui la razione da voi preparata non contenga quantità sufficienti di tutti i principi nutritivi di cui il vostro gatto ha bisogno. Le fonti di proteine non sono unicamente le carni ma, se ben tollerati, si possono anche usare in alternativa uova, formaggio o pesce. Il fegato può essere usato, ma solo in piccole quantità, per il fatto che può provocare diarrea, oltre a una ipervitaminosi A con conseguenze gravissime.

La carne (muscolo) può costituire gran parte della razione giornaliera, ma da sola non basta a soddisfare i fabbisogni, perciò è utile integrare la dieta con altri alimenti contenenti sopratutto grassi e, in minor misura, zuccheri e fibra.

Il latte può essere somministrato dopo lo svezzamento e costituisce un ottimo alimento, ma in certi soggetti può provocare diarrea per la diminuita produzione di lattasi, un enzima che permette la digestione del lattosio.

Lo yogurt, come altri latticini, può essere utilizzato come fonte di proteine in alternativa o in aggiunta alla carne. I dolci in generale andrebbero evitati, in modo assoluto nei gatti diabetici ed in genere negli animali in sovrappeso. Il gelato, se non provoca diarrea, può essere concesso a piccole dosi.

Sono da evitare le ossa e le lische di pesce, poiché vi è il pericolo che possano scheggiarsi e causare gravi danni a esofago, stomaco e intestino.
I conservanti usati negli alimenti per umani possono essere dannosi. Non dategli i vostri cibi confezionati. Proibiti anche cioccolato, dolci, cibi speziati e molto salati, formaggi stagionati e legumi.


Altro errore commesso è l’aggiunta di integratori vitaminici e minerali: le intossicazioni da vitamina D e A, a causa delle integrazioni superflue con oli di pesce, sono più diffuse della loro carenza e possono portare a squilibri nel metabolismo minerale nel suo complesso. Perciò, se il gatto è in buona salute e viene nutrito con una dieta equilibrata, non necessita di alcuna integrazione minerale o vitaminica, a meno che non sia il vostro veterinario a prescriverla.


Gli alimenti di produzione industriale hanno il vantaggio di essere più economici e di contenere tutti i principi nutrizionali di cui un gatto ha bisogno.

Vengono preparati con cura, utilizzando gli ingredienti migliori e rispettando le regole sanitarie simili a quelle dell'alimentazione umana.

Questi alimenti sono molto apprezzati dai gatti. Si raccomanda di nutrire il vostro gatto rispettando le razioni giornaliere indicate su ogni confezione.

I cibi umidi (sia bocconcini che paté ) sono molto gustosi ed essendo simili al prodotto fresco, stimolano l'appetito dell'animale. Sono alimenti caratterizzati da un'alta digeribilità.

Sono alimenti veloci da preparare e si servono facilmente dalla scatoletta. Una volta aperta la confezione, è consigliabile tenerlo in frigorifero, poiché il cibo umido si deteriora facilmente.

I paté, che hanno l'aspetto di carne pressata, va direttamente sminuzzato utilizzando un coltello o una forchetta nella scodella della pappa.

I bocconcini non hanno bisogno di essere sminuzzati: basta versarli direttamente nella della pappa.

Si raccomanda, alla fine di ogni pasto, di pulire con attenzione la ciotola del gatto, per evitare che il cibo residuo deteriorandosi possa sviluppare microrganismi pericolosi.

I cibi umidi non hanno bisogno di essere integrati con altri generi di alimenti. Sono, infatti formulati in modo da garantire all'animale una dieta bilanciata.

Gli alimenti secchi (crocchette) ha il vantaggio di non andare a male nella ciotola, si adatta dunque perfettamente al comportamento dei gatti, i quali amano fare più pasti nel corso della giornata. Infine le crocchette, se esposte all'aria, emanano un odore meno forte.

Si è sentito spesso dire che le crocchette non vanno bene per i gatti, perché potrebbero avere problemi urinari, come la cistite e i calcoli. Questo è falso: un alimento secco formulato correttamente è tanto efficace nella prevenzione dei problemi urinari quanto un alimento umido.

Se cambiate il tipo di alimentazione, è bene farlo in modo graduale, in modo da evitare che il vostro micio faccia feci molli o diarrea, vi raccomando di miscelare in quantità crescente l'alimento nuovo con quello vecchio, per giungere infine alla sostituzione completa non prima di due settimane.

Segugio Italiano a Pelo Raso

I segugi sono stati selezionati per inseguire i selvatici sui terreni più diversi, dopo averli individuati, percependo l'effluvio delle loro tracce. E' Tra le razze più antiche e conserva linee somatiche primitive.

Come si può verificare nelle raffigurazioni di epoca romana e pre-romana. Molto simile al segugio Ellenico con il quale ha probabili antenati comuni. Diffuso, nel Rinascimento, soprattutto nell'Italia del Centro-Nord, era il cane dei contadini e dei borghesi.


Il segugio lavora per lo più in muta, ha stile tecnica, tenacia ed intelligenza. Usa molto la voce per segnalare l'incontro con il selvatico, voce che è squillante e simpaticissima. Delle razze italiane è la più diffusa.

Carattere delcissimo, affettuoso e giocherellone, può usare la voce per avvertire che si avvicinano estranei, socievole con gli altri cani. Braccoide mesomorfo, di forte simmetria, nuscoloso ed asciutto, mai grasso; galoppatore resistentissimo. Testa lunga a profili divergenti, orecchio inserito in basso, largo e lungo. Ci sono due varietà di pelo che costituiscono due razze distinte, anche se l'unica differenza è proprio il mantello.

American Shorthair

Gatto intelligente, affettuoso, casalingo, amico dei bambini. Eccellente arrampicatore e saltatore, l'istinto della caccia è in lui irrefrenabile.

Origini
America

Alimentazione
mangia di tutto, ama la carne,ma la sua dieta deve comprendere anche riso e verdure

Malattie
Gatto robusto vive mediamente 15 anni


Taglia
 grande (il maschio 7 kg e la femmina 5 kg

Attitudine
 E' considerato un gatto "da lavoro: grande cacciatore di topi di ogni taglia

Abitudini
Non disdegna la vita d'appartamento, purché gli venga ogni tanto concessa la libertà di muoversi su un terrazzo o di scorrazzare su un tetto

Pelo
pelliccia corta ma di forte tessitura, così da sopportare comodamente il freddo, l'umidità, le ferite da combattimenti tra gatti, gli impatti con la vegetazione spinosa. Durante i mesi invernali, la pelliccia si fa più folta, ma non lanosa.

Cirneco dell'Etna

Razza antichissima, mediterranea, probabilmente derivata dal Lupo Abissino, trapiantata da epoca remota in Sicilia dove è stata impiegata prevalentemente nella Caccia al Coniglio.


Il Cirneco è cane naturalmente assai elegante, di spiccata personalità ed intelligenza. Appertiene al gruppo Grajoide ed attualmente è compreso tra le razze di tipo primitivo. E'cane da caccia, rustico, generico, frugale e resistente. Non deve superare 52 cm nei maschi e 50 cmnelle femmine.

Quadrato, ha orecchie dritte, pelo corto e mantello fulvo. E' sottoposto a Prova di Lavoro per concorrere al Campionato Italiano di Bellezza.

Mastino Napoletano

Discendente diretto dei grossi molossi Assiro-Babilonesi e diffuso, poi,

dai Romani in tutta Europa nel corso delle loro "Campagne", il Mastino Napoletano rappresenta un vero "Monumento Vivente" nella moderna cinofilia. La sua ossatura potente, la sua mole impressionante e la sua testa, marcatamente segnata da profonde rughe, fanno subito capire quanta storia c'è nel suo passato.


Con i suoi 75 centimetri di altezza al garrese ed i suoi 90 chili di peso, ha un aspetto molto fiero ed al tempo stesso di grande nobiltà. Affettuosissimo col proprio padrone e con la sua famiglia, la sua presenza incute timore e rispetto, tanto da farne uno dei più validi guardiani della proprietà.

Bracco Italiano

Cane di antichissima origine italiana,
si forma attraverso i secoli nella caccia agli uccelli prima con le reti ed in seguito con le armi da fuoco. Affreschi ed incisioni testimoniano fin dal XIV secolo la inequivocabile continuità nel tempo del bracco italiano, sia nella morfologia che nell'attitudine venatoria come cane da ferma.


Grazie alla sua costruzione forte ed armonica con aspetto vigoroso, alla spiccata attitudine all'andatura di trotto ampio e svelto, è resistente ed adatto a qualsiasi genere di caccia. Serio, intelligente, docile, viene preferito per la sua grande capacita' di apprendimento. Anche fuori del terreno di caccia, il bracco italiano è un compagno che sa comprendere, amare e farsi amare!

Pastore Maremmano Abruzzese

Appartiene al ceppo dei Grandi Cani Bianchi del Centro-Europa,

stirpe antichissima di guardiani di armenti, di carattere diffidente e bellicoso, arrivato fin qui dal Medio-Oriente. Nel Centro-Italia si evolve come razza a s?, descritto gi? da Columella (I sec. d.c.), come difensore del gregge dal lupo; lo stesso spiega anche che i pastori gradiscono il mantello bianco, proprio per poter sempre distinguere il cane quando i lupi attaccano al crepuscolo, cos? che non si corra il rischio che gli uomini uccidano l'amico invece del nemico.


Tanto la Maremma quanto l'Abruzzo hanno ospitato da sempre questi cani, perci?nel 1958 l'ENCI decise di dare il nome attuale alla razza. Si tratta di animali selezionati per lavorare anche in assenza dell'uomo, per cui sono dotati di grande senso di responsabilit? verso gli animali o le cose, a loro affidate. Sono molto territoriali, fieri, vigilanti, ed intuitivi; selvatici e schivi con l'estraneo, amanti del padrone ma mai sottomessi, mantengono una certa indipendenza.

Rustici, robusti, indifferenti al clima avverso, abituati a cavarsela da soli, i Pastori Maremmani Abruzzesi sono distruttivi verso l'intruso. Il maschio ? pi? grande e maestoso, prepotente, coraggioso, aggressivo; la femmina pi? longilinea ed elegante, pi? timida e diffidente. In ogni caso, l'aspetto generale ? di notevole impatto; armonioso pur nella grande mole; la testa ricorda quella dell'orso bianco.

American Curl

Nel 1981 in California (Usa) in una figliata di gattini alcuni piccoli presentarono un insolito riccio sulle orecchie. Questa variazione dominante è passata da uno dei gattini alla sua discendenza, provando la trasmissibilità di questa caratteristica. Oggi un'intera generazione di gattini piò nascere con orecchie normali e nel giro di sei mesi la metà di essi può sviluppare un ricciolo particolare. I gatti che posseggono questo tratto sono ora chiamati American curl. La razza presenta sia la varietà a pelo lungo sia quella a pelo corto, sebbene in origine l'orecchio riccioluto si sia sviluppato in gatti dal pelo lungo. Il mantello può presentare un insieme di colori, ma sono più comuni i gatti dal pelo unicolore, multicolore e marmorizzato.


Sebbene l'American Curl sia considerato un gatto con pedigree da molte organizzazioni internazionali, è stato estremamente difficile standardizzare la razza, poiché è l'unico tra i gatti dotati di pedigree a doversi accoppiare (incrociarsi) con gatti comuni, all'American Curl è impossibile assumere o mantenere un ristretto numero di caratteristiche fisiche.

Come si è detto, è pressoché impossibile individuare le caratteristiche di questa razza, ma ogni American Curl deve possedere le originali orecchie ricciolute, frutto di una mutazione spontanea, un corpo di media grandezza e una coda lunga.

Abissino

Sebbene le origini dell'Abissino restino oscure, ha una forte somiglianza con l'antico Gatto sacro dell'Egitto.

Certamente questo gatto appartiene a una razza molto antica e forse nativa della regione del fiume Nilo ed è giunto in Europa con i soldati di ritorno dalla guerra abissina nel 1868. In Inghilterra è stato incrociato con l'Inglese a pelo corto per creare la moderna versione della razza che, nel giro di breve tempo, è diventata competitiva e riconosciuta a livello internazionale.


Ha il pelo ticked e due o più fasce di colore che contengono il mantello. Il colore più comune è il rossiccio, ma recenti incroci hanno creato anche varietà rosse e blu. Alcuni allevatori italiani hanno sviluppato una razza simile chiamata Abissino selvatico.
E' un gatto vivace che ha bisogno di esercizio, è molto intelligente, dolce e affettuoso con i suoi padroni. Ha una forte personalità perciò va educato con prudenza e con fermezza

Aidi

Nazionalità : Marocco.
Origine cane aidi: Origini non certe, ma proveniente dai grandi deserti del Marocco. Proprio qui c'è l'unica organizzazzione cinofila di questa razza. é molto popolare in queste zone, particolarmente tra i nomadi, ma è poco conosciuto negli altri continenti, perchè le popolazioni si sono mano mano civilizzate.
Descrizione razza aidi: La mole di questo cane non è grande; I maschi raggiungono i 52-62 cm di altezza e le femmine 45-58 cm; il loro peso è circa 30 chilogrammi. il busto è eretto, forte, muscoloso e agile. La testa è proporzionata con il resto del corpo. il cranio è ampio. Il tartufo è generalmente scuro; Il muso è corto rispetto al cranio ed a forma di cono; la dentatura è possente e molto regolare; il collo è lineare e non presente pieghe di pelle e pelo in più. gli occhi sono scuri e seguono la tonalità del mantello: riflettono la sua natura di cane allegro, spontaneo ma sempre allerta e protettivo, qualità che ne fanno un ottimo cane da guardia. Le zampe anteriori sono più magre rispetto a quelle posteriori,che hanno cosce molto sviluppate e muscolose. Tendeno entrame a curvarsi in obliquo. Le orecchie ricadono e il collo è senza pieghe della pelle; la coda arriva al garretto: nei momenti di inattività è portata penzolante verso il basso; quando è sollecitato, si allunga in linea retta. e il pelo è fitto e lungo: nei maschi il pelo è simile a quello dei leoni sopratutto sulla testa e nel collo. Il mantello di circa 6 cm è di color: sabbia, giallo-rossiccio, bianco, fulvo carbonato e tricolore. Il movimento è sciolto e leggero.


Carattere aidi: E' un cane sempre alla ricerca, nervoso; è una cane da difesa formidabile, sopratutto con gli estranei Pericolosi. con il padrone è un amore dui cane, affettuoso,docile e molto riconoscente con chi si prende cura di lui; è un grande amico e si comporta bene durante l'addestramento. I suoi sensi molto sviluppati: infatti è molto attento e pronto a scattare; é un animale molto robusto e tenace.
Utilizzazione del cane: Cane guardiano di mandrie, difensore della persona e della proprietà, cacciatore di sciacalli e di serpenti.
Alimentazione del cane: devono essergli somministrati pranzi e cene equilibrate e complete di tutto il necessario per farlo crescere vispo e per mantenerlo sempre in forma evitando che vada in sovrappeso.
Note: In Alcune zone del contenente africane, sia le orecchie che la code vengono ridotte. Ha delle somiglianze molto forti con il lupo. Il suo mantello lo rende insensibile ai cambiamenti climatici: ma è comunque é un cane sempre in salute, che non ha bisogno di particolari cure. Va sempre tenuto pulito. Difetti più comuni: cranio troppo piccolo; presenza di un solo testicolo nei maschi; mascelle deformi con assenza di alcuni denti; andatura sbagliata; occhi cattivi; cane molto fragile; pigmentazione scorretta del manto; cane troppo piccolo o troppo grande; coda arricciata o corta; comportamento troppo violento e troppo mite; muso molto lungo; Assenza quasi completa di pelo.